
Garantire equità nella salute significa offrire a tutte le persone, indipendentemente da reddito, genere, etnia o luogo di residenza, le stesse opportunità di accedere a cure primarie efficaci. In un’epoca segnata da crescenti disuguaglianze sanitarie, migliorare l’accesso universale alle cure di base è una priorità strategica per la sostenibilità dei sistemi sanitari e il benessere collettivo.
Cos’è l’equità nella salute e perché è fondamentale?
L’equità nella salute non significa fornire a tutti le stesse risorse, ma offrire ciò di cui ognuno ha realmente bisogno per raggiungere il massimo livello di salute possibile. Il concetto si basa su giustizia distributiva, rispetto dei diritti umani e valorizzazione delle differenze individuali e sociali.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) definisce l’equità come “l’assenza di differenze evitabili o rimediabili tra gruppi di popolazione”. Le disuguaglianze in salute, al contrario, rappresentano un fallimento sistemico e un ostacolo allo sviluppo sostenibile.
Dove nascono le disuguaglianze nell’accesso alle cure primarie?
Le disuguaglianze non sono accidentali, ma il risultato di determinanti sociali della salute: fattori economici, culturali, ambientali e politici che influenzano le condizioni di vita e quindi la salute. Le principali barriere sono:
- Povertà e precarietà lavorativa
- Basso livello di istruzione
- Barriere linguistiche e culturali
- Vita in aree rurali o periferiche
- Discriminazioni strutturali (es. migranti, minoranze)
Secondo l’ISTAT, chi appartiene ai quintili più bassi di reddito ha una probabilità significativamente maggiore di rinunciare a cure mediche per ragioni economiche o logistiche.
Come migliorare concretamente l’accesso alle cure primarie?
La trasformazione dell’assistenza primaria deve essere guidata da politiche inclusive, basate su dati, co-progettazione con le comunità e attenzione ai gruppi vulnerabili. Le strategie più efficaci includono:
1. Portare le cure dove servono: prossimità e mobilità
Creare strutture sanitarie territoriali (come le Case della Comunità), ma anche unità mobili e presidi nelle aree rurali o marginali, consente di avvicinare i servizi ai cittadini. Esperienze in Emilia-Romagna e Piemonte hanno dimostrato l’efficacia di ambulatori mobili per raggiungere anziani, persone senza fissa dimora e lavoratori migranti.
2. Promuovere l’interculturalità e la mediazione linguistica
Per garantire accesso reale, servono mediatori culturali, operatori formati all’ascolto interculturale e materiali informativi plurilingue. Il modello del community health worker (assistente sanitario di comunità), già diffuso negli Stati Uniti, mostra risultati significativi in contesti multietnici.
3. Rafforzare la medicina di iniziativa
Invece di aspettare che il paziente arrivi, è il sistema a intercettare bisogni latenti: screening proattivi, follow-up domiciliari, campagne di sensibilizzazione nei quartieri ad alta vulnerabilità. Questo approccio è cruciale per le cronicità e la prevenzione.
4. Semplificare l’accesso amministrativo
Modificare le procedure di accesso, ridurre la burocrazia, garantire l’iscrizione al SSN anche per migranti o persone senza documenti stabili sono misure essenziali. Come indicato da Medici per i Diritti Umani (MEDU), molti pazienti evitano le cure per timore di essere respinti.
Quali modelli internazionali hanno migliorato l’equità nell’accesso?
Canada: Equity-Oriented Primary Care
In Canada, diversi centri di salute primaria adottano il modello Equity-Oriented Primary Health Care (EOPHC), che unisce approccio trauma-informed, cultural safety e riduzione del danno. I risultati, pubblicati sul International Journal for Equity in Health, mostrano un aumento significativo nella fruizione dei servizi da parte di popolazioni indigene, donne vulnerabili e migranti.
Brasile: il Programma Saúde da Família
Il sistema sanitario brasiliano ha costruito un modello comunitario di cure primarie in cui squadre multidisciplinari servono piccoli gruppi di popolazione con un approccio domiciliare e relazionale. Ha portato a un drastico calo della mortalità infantile e una copertura sanitaria più equa nelle favelas e nelle zone remote.
Il ruolo cruciale della digitalizzazione
La tecnologia può abbattere barriere geografiche, burocratiche e informative. Ma solo se progettata in modo inclusivo. Alcuni esempi virtuosi:
- Televisite per persone con disabilità motorie
- Portali sanitari accessibili anche da smartphone a bassa connettività
- App multilingue con reminder terapeutici
È fondamentale coinvolgere le comunità nella progettazione delle soluzioni digitali, per evitare un “digital divide sanitario”.
Come monitorare l’equità nei sistemi sanitari?
Non si può migliorare ciò che non si misura. Gli indicatori di equità devono essere parte integrante della valutazione dei servizi sanitari, con disaggregazione per sesso, età, provenienza, reddito.
Alcuni strumenti adottati a livello europeo includono:
- EU-SILC (Statistics on Income and Living Conditions)
- Health Equity Audits per valutare l’accessibilità e l’adeguatezza dei servizi locali
In Italia, alcune regioni come Toscana e Emilia-Romagna hanno avviato sistemi di reporting con focus sull’equità, ma manca ancora un approccio nazionale strutturato.
Come coinvolgere le comunità nel miglioramento dell’accesso?
L’empowerment comunitario è una leva strategica. Significa coinvolgere attivamente i cittadini, le associazioni e i leader locali nella progettazione, attuazione e valutazione dei servizi sanitari.
Alcuni strumenti efficaci:
- Forum partecipativi e assemblee di quartiere
- Tavoli di co-programmazione con il terzo settore
- Formazione dei cittadini come health ambassadors
Coinvolgere chi vive sulla propria pelle le disuguaglianze porta a soluzioni più efficaci, sostenibili e legittimate socialmente.
FAQs
Cosa significa equità nella salute?
Significa garantire a tutte le persone le stesse opportunità di vivere in salute, rimuovendo le barriere economiche, sociali o culturali che impediscono l’accesso alle cure sanitarie di base.
Perché è importante migliorare l’accesso alle cure primarie?
Le cure primarie sono il primo contatto con il sistema sanitario e la chiave per prevenzione, diagnosi precoce e gestione delle cronicità. Migliorare l’accesso riduce le disuguaglianze e migliora la salute collettiva.
Quali sono le principali barriere all’accesso?
Povertà, mancanza di trasporti, barriere linguistiche, discriminazioni etniche, difficoltà burocratiche e carenza di strutture sanitarie locali.
Come possono i medici contribuire all’equità?
Attraverso la formazione interculturale, l’ascolto empatico, la collaborazione in team multidisciplinari e il sostegno a politiche sanitarie inclusive.
Qual è il ruolo della digitalizzazione?
Offre opportunità per superare distanze fisiche e semplificare l’accesso, ma deve essere progettata per essere realmente inclusiva e non escludere chi ha competenze digitali limitate.
Che cos’è un mediatore culturale?
È una figura professionale che facilita la comunicazione tra operatori sanitari e pazienti di diversa origine culturale, aiutando a superare barriere linguistiche e culturali.
Come si misura l’equità nei sistemi sanitari?
Attraverso indicatori disaggregati (es. per reddito, genere, provenienza), audit di equità, monitoraggio delle rinunce alle cure e valutazioni di impatto sui gruppi vulnerabili.
Esistono esempi di buone pratiche?
Sì: in Canada, Brasile e in alcune regioni italiane esistono modelli di cure primarie orientati all’equità che hanno migliorato significativamente l’accesso per gruppi svantaggiati.
Che ruolo ha il terzo settore?
Fondamentale: associazioni, ONG e reti di volontariato colmano lacune del sistema sanitario, sperimentano soluzioni innovative e rappresentano la voce delle comunità escluse.
Come si può coinvolgere la cittadinanza?
Attraverso processi partecipativi, formazione comunitaria, co-design dei servizi e valorizzazione delle esperienze dei cittadini come esperti della propria salute.
Fonti autorevoli
- Organizzazione Mondiale della Sanità – Equità in Salute
- ISTAT – Salute e disuguaglianze
- International Journal for Equity in Health – Canada’s EOPHC Models
- Medici per i Diritti Umani – Report su accesso alle cure
- OECD Health at a Glance – Health Equity Data
- Saúde da Família – Sistema Sanitario Brasiliano